La regione Friuli-Venezia Giulia � formata dal Friuli, che costituisce circa il 96% del territorio (con capitale storica Udine), e dalla parte di Venezia Giulia rimasta all'Italia dopo la seconda guerra mondiale. Tuttavia, non si pu� stabilire un confine preciso tra queste due zone, in quanto per alcuni il confine sarebbe costituito dal fiume Timavo (confini del Friuli Storico), mentre per altri, residenti soprattutto nella Bisiacaria, il confine passerebbe lungo il fiume Isonzo. Parte dei bisiachi preferisce infatti definirsi giuliana piuttosto che friulana.
Storia
Il Friuli-Venezia Giulia � una regione creata a tavolino negli anni del secondo dopoguerra. Il 10 febbraio 1947, alla fine della seconda guerra mondiale, l'Italia, sconfitta, aveva firmato a Parigi il Trattato di Pace con le potenze alleate (e associate) vincitrici, perdendo gran parte della Venezia Giulia. Il 15 settembre 1947 era stato istituito il TLT (Territorio Libero di Trieste), diviso in due zone. La prima (Zona A) comprendeva Trieste e zone limitrofe, la seconda (Zona B) parte dell'Istria nord-occidentale (fra cui i comuni di Capodistria, Umago e Cittanova). Il Territorio libero di Trieste era destinato a costituire un nuovo stato sotto il diretto controllo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Il progetto, avversato sia dall'Italia che dalla Jugoslavia, non riusc� per� a realizzarsi. Il 26 ottobre 1954 la zona A del TLT ritorn� all'Italia; la zona B rest� invece alla Jugoslavia. Lo Stato italiano decise, nel 1963, di unire la parte del Territorio Libero di Trieste, assegnato all'Italia, al Friuli, formato all'epoca dalle sole province di Udine e Gorizia (la Provincia di Pordenone sar� istituita solo nel 1968 per distacco dalla Provincia di Udine), fornendo anche una certa autonomia alla nuova regione, che, oltretutto, era situata in prossimit� della celebre Cortina di ferro. L'unione in un'unica unit� politico-amministrativa di territori con popolazioni molto diverse per storia, cultura e tradizioni, caus�, e continua a causare frizioni interne e rivendicazioni, che hanno la loro "punta di emersione" nel decennale dualismo tra Udine e Trieste.
Infatti la scelta di Trieste come capoluogo regionale fu fatta per dare alla citt� giuliana, privata dei propri tradizionali mercati di sbocco e della propria zona di influenza fin dalla fine della prima guerra mondiale e del proprio immediato entroterra subito dopo la seconda, un ruolo amministrativo importante. Trieste, dalla storia recente importante e travagliata, fu nel XIX secolo il principale porto dell'Impero Austro-Ungarico ed uno dei maggiori empori del Mediterraneo, nonch� polo culturale di indiscussa importanza. Per tali ragioni godeva di un certo prestigio internazionale. La citt� che, dalla fine dell'Ottocento, era divenuta anche uno dei simboli del nazionalismo italiano, risultava per� essere estranea alla regione storica e geografica del Friuli e tuttora � fortemente osteggiata dalla componente friulana di Pordenone, Udine e Gorizia.
Udine, da parte sua, fin dal XIII secolo � riconosciuta come capitale del Patriarcato di Aquileia, in et� medievale uno degli stati pi� estesi ed importanti dell'Italia settentrionale. Il patriarcato di Aquileia si dot�, molto precocemente, di una propria Costituzione e di un Parlamento, ritenuto, da alcuni studiosi, il pi� antico d'Europa[2]. Al momento della costituzione in regione del Friuli-Venezia Giulia, la citt� fu estromessa dal ruolo che per secoli aveva avuto e che, secondo molti friulani, le spetterebbe ancora, considerando la propria storia, la centralit� geografica di cui gode (mentre Trieste � decentrata e geograficamente al margine della regione), l'importanza economica della propria area urbana e quella sia economica che demografica della Provincia di cui � capoluogo, dove vive quasi la met� dell'intera popolazione regionale.
Natura
Le zone altimetriche del Friuli-Venezia Giulia
Parte della regione comprendente Udine, Gorizia e Trieste, vista dal satelliteZPS - Zone di Protezione Speciale
Questi sono, per quanto concerne la Regione Friuli-Venezia Giulia, i siti delle Zone di Protezione Speciale.[3]
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